Le infrastrutture verdi rappresentano uno degli strumenti con la più ampia applicazione, fattibilità economica ed efficacia per contrastare gli impatti dei cambiamenti climatici.
Pianure alluvionali, zone ripariali, foreste di protezione in aree montane, zone umide, parchi, giardini pensili e muri verdi in ambito urbano, sono tutti elementi che fanno parte delle infrastrutture verdi che sono in grado di attenuare gli impatti causati da eventi atmosferici estremi come alluvioni, frane, valanghe, incendi boschivi, tempeste e mareggiate.
Possono, quindi, contribuire alla mitigazione e all’adattamento ai cambiamenti climatici, direttamente, attraverso, per esempio, il sequestro del carbonio, e indirettamente, riducendo la domanda di energia e l’inquinamento grazie al ricorso alla mobilità sostenibile (uso di biciclette e spostamenti a piedi), mitigando l’effetto noto come “isola di calore” nelle città in quanto le aree verdi forniscono refrigerio attraverso l’ombra e l’evapotraspirazione della vegetazione e riducendo il fabbisogno di raffreddamento e riscaldamento degli edifici grazie a giardini pensili e muri verdi, contribuendo a ridurre le emissioni di gas a effetto serra.
Pianure alluvionali integre, per esempio, contribuiscono in maniera decisiva a ridurre gli allagamenti, poiché immagazzinano l’acqua per rilasciarla gradualmente lungo torrenti e fiumi.
Le foreste fungono da pozzi di assorbimento del carbonio e prevengono l’erosione del suolo. Esse infatti consentono lo stoccaggio di CO2 e forniscono biomateriali che possono fungere da deposito di carbonio (prodotti ottenuti dall’estrazione del legno) o come sostituti del carbonio al posto di materiali e combustibili ad alta intensità di carbonio. Svolgono inoltre una funzione di “valvola di sicurezza” per immagazzinare acqua e ridurre il rischio di alluvioni in insediamenti umani.
Le zone umide assorbono inquinanti e migliorano la qualità delle riserve di acqua dolce. Ancora, le zone agricole, le zone umide e i laghi possono permettere l’esondazione dei fiumi in caso di allagamento dovuto alle piogge intense.
Siepi, barriere frangivento o fasce tampone ai bordi dei campi agricoli tutelano gli agro-ecosistemi e difendono le attività e le produzioni agricole.
La Strategia dell’UE di adattamento ai cambiamenti climatici promuove approcci all’adattamento basati su infrastrutture verdi e sugli ecosistemi.
Anche la Strategia Nazionale sui Cambiamenti Climatici promuove la realizzazione delle infrastrutture verdi quale azione utile a favorire l’incremento della resilienza del territorio italiano e della capacità di adattamento ai cambiamenti climatici.
La Regione Piemonte riconosce che la Strategia Regionale sul Cambiamento Climatico incardina una delle principali azioni da mettere in atto per attuare sul proprio territorio la Strategia d’azione ambientale per lo Sviluppo Sostenibile.
Per saperne di più vai al portale istituzionale sul Cambiamento Climatico.